TAKE ME ( I’M YOURS ) come l’arte diventa interattiva

1 NOVEMBRE 2017

 

 

All’Hangar Bicocca di Milano “ Take Me ( I’m Yours ) “ una collettiva che rompe i canoni di ogni regola con la partecipazione attiva dei visitatori, invitati ad intervenire. Le opere si possono toccare, usare, modificare, consumare, se ne possono prendere pezzi  e lasciare qualcosa di proprio. Si possono prendere copie del poster che Maurizio Cattelan ricevette in dono da Alighiero Boetti, mangiare i cioccolatini di Carsten Hoeller con la scritta “Future” sull’involucro, scattarsi un selfie e aggiungerlo alle foto di Franco Vaccari, farsi ritrarre da un disegnatore o disegnare un modello in posa nello spazio performativo di Francesco Vezzoli, o appendere agli alberi di limone Wish Trees di Yoko Ono, dei biglietti con i propri desideri. Scambio attivo del prendere/dare quindi, dove l’intervento individuale diventa espressione di massa modificando l’oggetto e l’idea che lo esprime, in una trasformazione continua e libera da dogmi che si evolve e si rigenera nel tempo. L’idea è quella della  continuità dello scenario globale della storia e della società contemporanea.
La mostra è stata allestita per la prima volta nel 1995 alla Serpentine Gallery di Londra e poi ripresa a partire dal 2015 in molteplici versioni, passando da Parigi, Copenhagen, New york e Buenos Aires, nata da una serie di conversazioni e riflessioni tra il curatore Hans Ulrich Obrist e l’artista Christian Boltanski, sulla necessità di ripensare al modo di esporre un ‘opera d’arte. L’idea del progetto è partita da un lavoro dello stesso Boltanski, “ Quai de la Gare “ nel quale mucchi di vestiti venivano modificati nel corso della mostra permettendo al pubblico di prenderli e portarseli via in una busta marchiata con la scritta “ Dispersion “ e rendendo effettivo il significato e il titolo dell’opera, destinata a disperdersi e scomparire.
L’opera è presente a Milano, insieme a quelle di circa cinquanta artisti, tra i quali 15 italiani, allestite nei mille metri quadri dello Shed di Pirelli HangarBicocca. Workshop, performance ed eventi speciali completano la mostra, che è visitabile fino alle 21,15 ( ultimo ingresso ) ma è consigliata, e durante i weekend necessaria, la prenotazione.

 

Hangar Bicocca Via Chiese 2. Milano.
Dal 1 Novembre 2017 al 14 Gennaio 2018
Curatori: Chiara Parisi,Roberta Tenconi,Hans Ulrich Obrist,Christian Boltanski