IL LEONE VENEZUELANO


 

                                                                                                           12  SETTEMBRE 2015

 

 

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E’ UN POTENTE FILM SULL’AMORE E SULLA SOLITUDINE CHE VINCE IL LEONE A VENEZIA. DESDE ALLA’ ( DA LONTANO ) DELL’ESORDIENTE REGISTA VENEZUELANO LORENZO VIGAS.

Sullo sfondo di una Caracas dove la marginalità e la povertà seminano la violenza, emblema di quello che accade in qualsiasi latitudine del pianeta, questa storia minimale ma intensa, parla di Armando, uomo anaffettivo, dalla vita grigia e piatta, che paga ragazzi per vederli spogliati e masturbarsi. Con uno di questi, Elder, un ragazzo violento cresciuto con la mentalità machista tipica di certe culture, si crea un legame che si nutre degli opposti.Come spesso succede, sotto  la violenza di Elder si cela una dolcezza rude, una vulnerabilità inaspettata, che si scopre piano piano con il delinearsi di una identità sessuale “altra”, ma il desiderio di un rapporto amoroso carnale e passionale, non trova risposta nell’anima asettica di Armando. Il film scorre in un’ora e mezza di racconto preciso, sottile, descrivendo, con estrema naturalezza ma con lacerante profondità, due mondi che non si incotreranno mai.

 

 

 

 

XX MILANO FILM FESTIVAL

 

                                                                                            10  SETTEMBRE  2015

 

 

  • FASSBINDER:TO LOVE WITHOUT DEMANDS
  • TRANSFATTY LIVES
  • LIFE
  • SUNRISE
  • CARMIN TROPICAL
  • UN JEUNESSE ALLEMANDE

 

 

OUTSIDERS E RASSEGNE, IMPEGNO POLITICO E CIVILE, CINEMA DI ANIMAZIONE, MUSICA, MASTERCLASS, EVENTI SPECIALI E INCONTRI, UNA KERMESSE DI 10 GIORNI CON UN PROGRAMMA ESPLOSIVO.

E’ il Milano Film Festival. 20 anni e non li dimostra, perché l’entusiasmo e la partecipazione a questo imperdibile festival è sempre altissimo, e lo dimostrano le presenze che invece di mostrare cedimenti e stanchezze, sono in continuo aumento . Il vastissimo programma comprende un concorso internazionale lungometraggi, aperto solo ad opere prime e seconde di registi provenienti da ogni parte del pianeta, tutte in anteprima italiana, alcuni   presentati al festival di  Cannes, come Lamb, che apre il concorso, del regista etiope Yared Zeleke, o alla Berlinale, al Tribeca Film Festival, al Sundance, a Locarno o a Toronto, tutti applauditissimi, alcuni già vincitori di sezioni speciali, ma ancora senza distribuzione,  e un concorso internazionale cortometraggi con 54 opere di registi sotto i 40 anni, e anche qui, titoli già in possesso di premi significativi, oltre alle rassegne fuori concorso con i vari Outsiders, (The Outsiders, The Outsiders cinema, The Outsiders musica,The Oursiders Italia  ) alla sezione Colpe di stato, al Focus Animazione. Tutti i film e i corti sono selezionati da un pool di ragazzi  appassionati e competenti e questo ha un senso con un festival dedicato a giovani registi alle prime o seconde opere, con produzioni che sperimentano nuovi linguaggi su argomenti  socialmente e politicamente impegnati sulle scomode realtà del nostro oggi. Anima militante e democratica, il MFF offre un’APP da scaricare per votare il premio del pubblico, e organizza brainstorming per arricchire e migliorare il già ricchissimo calendario di 10 giorni di incontri, DJ set e concerti live a ingresso gratuito, workshop, eventi e sezioni speciali ( Schermi di Classe, con progetti e lavori degli studenti delle scuole di cinema ) . Non mancano retrospettive importanti come quella che quest’anno è dedicata al documentarista austriaco Nikolaus Geyrhalter, completa di masterclass, e tra altre rare perle, come la storia della diva Renee Maria Falconetti, immortale Giovanna D’Arco di Dreyer, i documentari  Fassbinder.To love whitout demands, del regista e storico di cinema danese Christian Braad Thomsen, amico del famoso Rainer, e un inedito Orson Welles Autopsie D’une Legende, di Elisabeth Kapnist.E questo solo nella sezione Outsiders cinema. Insomma, tanta cultura, energia, voglia di fare e di condividere, a Milano, dal 10 al 20 settembre. Sul sito il programma completo di tutto.

 

 

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milanofilmfestival.com

 

 

SALGADO movie

 

 

 

                                                                                                        20  OTTOBRE  2014

 

 

 

Nei cinema dal 23 ottobre Il SALE DELLA TERRA , docufilm sull’esperienza umana e artistica di Sebastiao Salgado . Premio speciale Un Certain Regard al festival di Cannes 2014 e Premio del Pubblico al festival di San Sebàstian, il film co-diretto da Wim Wenders e dal figlio Juliano Ribeiro Salgado,  è il racconto di una testimonianza viva, esteticamente e umanamente magnifica, di un’anima, prima che di un’artista. Le sue immagini in bianco e nero, di una potenza deflagrante, raccontano le storie della parte nascosta del mondo, e dai reportages di una vita in viaggio per necessità di occhi e di racconto, informano, provocano, emozionano, attraversano gli spazi temporali e arrivano dirompenti e sublimi, a renderci non solo spettatori, ma esseri umani, abitanti di un pianeta di una bellezza struggente e agonizzante. I genocidi africani, con i cadaveri accatastati del Rwanda, l’esodo e la sofferenza dei popoli sconvolti dalle guerre, i pozzi di petrolio incendiati nella Guerra del Golfo, i mestieri dei più umili, degli sfruttati, il mondo industriale dismesso, alternano  la sua storia personale e le riflessioni del e sul suo mestiere di fotografo, con  foto, home movie e ricordi del figlio Juliano con un padre sempre altrove, a cogliere il respiro della terra nei deserti dell’africa, nei ghiacciai dell’Antartide e o nelle foreste dell’Amazzonia, del Congo, della Nuova Guinea, e a denunciare gli effetti dell’uomo sul pianeta. Completa l’opera il genio di Wenders che converte le immagini in cinema con il suo straordinario sguardo.

 

MGP

 

 

 

JIMI. ALL IS BY MY SIDE

 

 

                                                                                                      17 SETTEMBRE  2014

 

 

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Da domani nelle sale ALL IS BY MY SIDE, film  su Jimi Hendrix. Più che un biografia, è un cercare di guardare dentro e oltre al mito, il racconto di un viaggio interiore attraverso la musica, vero e unico tutto di Jimi, veicolo trasversale di umori violenti e poetici, politici e umanistici fuori da ogni dogma.

Non è tanto il ritratto pubblico di Hendrix attraverso un anno cruciale della sua vita che John Ridley vuole raccontare, ma la cifra del suo doppio interiore, una carica di energia, di ideali, di creatività e libertà che descrive un periodo – consacrato alla storia non solo dal rock , che ne è stato il mezzo e l’espressione – che è stato uno delle migliori performance dell’umanità.

 

 

 

AND THE WINNERS ARE ….

 

 

                                                                                            14   SETTEMBRE  2014

 

Si è concluso con le premiazioni delle numerose opere in concorso il 19° Milano Film Festival, percorso internazionale di cinema indipendente, con i vincitori delle tante sezioni che hanno emozionato ed appassionato per 10 giorni un pubblico sempre crescente di cinephiles e spettatori alla ricerca di nuovi linguaggi cinematografici, con un Ex-aequo per il miglior lungometraggio a: PLEMYA (THE TRIBE) di Myroslav Slaboshpytskiy / Ucraina

The Tribe

e NAVAJAZO di Ricardo Silva / Messico, Francia.

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Menzione Speciale a KT GORIQUE e PASCAL TESSAUD per BROOKLIN.

KT GORIQUEE gli altri premi, non meno importanti, che riportiamo con la motivazione delle giurie

Per il concorso cortometraggi vince SMILE, AND WORLD WILL SMILE BACK di Famiglia Al-Haddad / Yoav Gross / Ehab Tarabieh    Per la rappresentazione urgente e dignitosa della situazione in Cisgiordania, così come viene vissuta dai Palestinesi comuni, oltre la retorica dei politici e dei media internazionali, e per la dimostrazione potente del modo in cui il cinema può modulare le situazioni della vita reale con economia e generosità.

Menzione Speciale a XENOS di Mahdi Fleifel / UK, Grecia, Danimarca Per il ritratto intenso e allo stesso tempo riservato della realtà della vita quotidiana di un rifugiato ad Atene, e degli effetti della crisi finanziaria, politica e sociale greca sui più vulnerabili.

Premio Aprile

COMANDANTE di Enrico Maisto / Italia  Un documentario intimo e privato che sa essere pubblico e politico, dove l’indagine su un’amicizia dei padri diventa una riflessione su ferite ancora vive nella memoria di Milano e del paese.

Menzione Speciale a

GRAND CANAL di Johnny Ma / Cina. La forza internazionale del cinema nel mostrare un affetto paterno indimenticabile.

SMILE AND WORLD WILL SMILE BACK di Ehab Tarabieh, Yoav Gross, al-Haddad Family / Israele, Territori Palestinesi Testimonianza urgente di una resistenza civile e politica, raccolta dalle vittime in diretta, e capace di condensare il potere simbolico di un conflitto del presente.

 

Premio del Pubblico – Lungometraggio

COME TO MY VOICE di Hüseyin Karabey / Turchia, Germania, Francia

 Premio del Pubblico – Cortometraggio 

ESA MUSICA di Dario Vejarano

 

Premio Staff Milano Film Festival

SOLO REX di Francois Bierry / Belgio Per la dolcezza con la quale è narrato un romanzo picaresco, l’amicizia tra due soggetti diversi e il reciproco raggiungimento dell’apertura alla vita e della maturità. Per il surreale e il grottesco, agiti in campo a definire una commedia di formazione ottimamente performata dal punto di vista attoriale e cinematografico. Per la riflessione sui difetti e su quanto non sono altro che caratteristiche. Per la rappresentazione dell’eroe postmoderno, con la motosega al posto della spada ma sempre in sella al suo cavallo, paladino della comprensione tra i mondi perché rimasto tutore dell’andato, il Mago Merlino che guida il suo Semola, un ibrido tra Jason X e Bukowski ma in forma cowboy. Divertente e di perfetta tenuta come molto del cinema belga contemporaneo.

Premio Miglior Animazione

SUPERVENUS di Frédéric Doazan / Francia  Per la capacità di sintesi, con cui, in pochi minuti vengono mostrate le contraddizioni e le crudeltà del nostro moderno canone estetico, per l’intelligenza e la leggerezza con cui la critica si riesce a trasformare in satira ironica

 

www.milanofilmfestival.it

 

 

 

 


 

 

 

 

 

MILANO FILM FESTIVAL

                                                                                 

 

                                                                                                     4 SETTEMBRE   2014

 

 

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_GeronimoGeronimo. Tony Gatlif.

 

Parte oggi la 19° edizione del Milano Film Festival, appuntamento imperdibile per gli appassionati di cinema. Saranno circa 200 le opere presentate nelle varie sezioni del MFF, e difficilmente distribuite nei normali circuiti , tra i quali dieci lungometraggi e 58 corti nei rispettivi concorsi. C’è poi la sezione Outsider, con 14 film, dove compare anche l’ultimo Resnais: Aimer, boire et chanter, e la passione civile delle opere della sezione Colpe di Stato, e non “solo”, inclusi nel già ampio panorama i focus  Hecho en Mexico e Esperimento Europa, l’arte nel cinema di Vernixage,  i video musicali di VideoEspanso e l’Animazione, dove spicca la poetica di Jan Svankmajer. Incontri come quello tenuto da Eric Gobetti e Roberto Merlo sull’ area geopolitica dei Balcani prima della proiezione di “Le ponts de Sarajevo”, film a episodi sul ruolo di Sarajevo nella storia, e masterclass, come quello con Eugene Jarecki, documentarista politico. E’ presente anche la Civica Scuola di Cinema, con un progetto di 5 spot contro lo spreco alimentare, mentre Are You Series, la sezione dedicata alle web story, continua il suo percorso iniziato da MFF con il concorso concluso con la serie vincitrice Status, sul mondo del no profit. C’è molta energia, molto impegno civile, politico, poetico, umanistico, in questi 10 giorni milanesi come adozione e internazionali come mood e presenze. Ci sono giovani talenti provenienti da ogni parte di mondo, venuti a presentare opere prime o seconde, autori di corti rigorosamente sotto ai quaranta, tutti a testimoniare quanto il cinema è  vita, emozione, passione, coesione, denuncia, poesia. Non manca la musica, naturalmente. Parklive al parco Sempione e in Piazza del Cannone tutti i giorni, free, dall’indie rock al dj set.

 

www.milanofilmfestival.it       4 – 14 settembre.

 

 

RedArmy-2014-1Red Army. Dabe Polsky.

DOTD_ChaplinZombieDoc of the Death. Alexandre O. Philippe.

Parklive.Parklive

 

 

ONLY LOVERS LEFT ALIVE

 

                                                                                    14  MAGGIO  2014

 

 

ONLY LOVERS STRIP copy

 

Solo gli amanti sopravvivono. Nel titolo c’è tutto il bellissimo, ultimo film di Jim Jarmush, in uscita domani in Italia a distanza di un anno dalla presentazione al festival di Cannes. In Adam ed Eve, i due vampiri splendidamente interpretati da Tom Hiddleston e Tilda Swinton, c’è tutta la passione per la vita e l’espressione della sua bellezza nelle arti, nella letteratura, nella musica, nell’amore. Sono colti e affascinanti, dolenti per un’umanità che ha perso se stessa e vive esistenze avvilenti. Nella penombra della bella fotografia di Yorik Le Saux, c’è tutta la luce di un amore intenso, superiore. Sono esseri non più umani ma molto più umani di quelli che loro chiamano “zombie”, che hanno dimenticato i sentimenti, che distruggono il pianeta che li ospita facendo del progresso profitto, e che non prendendosi cura della cultura, perdono consapevolezza, dignità, storia, e tutto ciò che il passato può lasciare in eredità al presente e al futuro. Adam ed Eve, nomi scelti non a caso, continueranno a vivere prendendosi cura della bellezza e dell’amore, esteso ad ogni cosa, oltre il decadimento, perché è la bellezza che salverà il mondo.

 

MGP

 

 

 

PUNKMOVIE

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Before Bad Brains, the Sex Pistols or even the Ramones, there was a band called Death.

 Da Milano Film Festival 2013

Si apre sulla Detroit disfatta di oggi il docufilm di  Mark Christopher Covino and Jeff Howlett , e sei subito dentro alla storia degli Hackney, una famiglia modesta, padre missionario e tanta musica per casa, dove tre adolescenti, ottengono il permesso di fare della loro stanza la sala prove di quello che diventerà il primo gruppo Punk della storia. Primi anni 70 , nella motown americana, dove gli studios per la produzione discografica incominciavano ad avere un’importanza, i fratelli Hackney, dopo avere fracassato le orecchie del quartiere operaio dove vivono provando e riprovando , cercano un contratto, ma il nome scelto per la band da Dave, leader del gruppo , tarpa le ali alla genialità del loro sound, in anticipo sui tempi, come poi dichiarato anche da Joey Ramone. Il film, un’ intervista ai due fratelli viventi -Dave  muore di malattia – è il percorso di come è andata .Tra aneddoti e commozioni, questa vicenda che ha dell’incredibile, ancora una volta fa pensare che la realtà , molto spesso , supera la finzione, infatti , dopo 34 anni il gruppo viene scoperto per caso da un collezionista, e il tam tam sulla rete ne fa una chicca per intenditori. Forse qualche accorciatina qua e là avrebbe reso più forte il ritmo narrativo , ma l’umanità che tutto questo materiale ci restituisce è così rara e così toccante che  A Band Called Death ci lascia addosso l’impressione di avere visto una favola, anche se con un lieto fine un po’amaro.

MGP