MODA E ILLUSTRAZIONE

 

                                                                                                                           19 FEBBRAIO 2017

 

  • UNSKILLEDWORKER
  • JAYDE FISH
  • PAUL POPE
  • SANDRINE PAGNOUX
  • PHANNAPAST
  • GILL BUTTON
  • REBECCA COLTORTI
  • BLAIRZ
  • SARA RAINOLDI

 

Illustrazione come arte, arte e moda, moda e illustrazione. Nelle ultime stagioni l’illustrazione in chiave contemporanea ha ripreso una vitalità che le conferisce un posto d’onore riconosciuto anche dai maggiori brand di moda. Se vogliamo parlare un po’ di storia, l’illustrazione nella moda è stata, ovviamente, il primo importantissimo strumento di comunicazione sia per la moda che per la pubblicità  e anche dopo l’avvento della fotografia, l’illustrazione ha sempre avuto un fascino indiscusso. I magnifici disegni Art Decò di Ertè illustrarono circa 240 copertine di  Harpers Bazaar dal 1910 al 1930, e da allora  nomi e stili diversi si sono susseguiti negli anni, per raccontare, tra arte e moda, i cambiamenti della società e del costume. I colori vivaci di Tom Keogh, pittore, illustratore di libri e designer per il cinema, il teatro e il balletto, spiccarono su Vogue Francia negli anni tra il 40 e il 50, le indimenticabili signorine eteree e ironiche di Maddalena Sisto, in arte Mad, sono apparse su tutti i periodici, e sulle riviste di Condè Nast Italia per anni, fino alla prematura scomparsa dell’artista. Anche Andy Warhol, prima di diventare il guru della Pop Art, è stato grafico e illustratore di moda lavorando per numerosissime testate. Renè Gruau per Dior, Antonio Lopez per Missoni, Tony Viramontes per Valentino e Yves Saint Laurent, collaborazioni storiche che hanno segnato epoche diverse, dai 40 agli 80, poi la fotografia ha prevalso, e l’illustrazione è stata messa in panchina, fino ad oggi. Il bisogno di immagini che catturino l’attenzione dei nuovi media è  fondamentale per il fashion system, e grazie al digitale e alla tecnologia, l’illustrazione torna con nuove armi a farsi interprete di concept e stili tra arte e fantasia e a spuntare tra campagne stampa, editoriali e sui siti dei brand più noti con illustrazioni raffinate e ultramoderne dove arte, street art, fumetti, moda e grafica si fondono. Un fumetto per le nuove sneaker Nike Acronym dal fumettista americano Paul Pope, o i Tarot  reinventati da Jayde Fish per Gucci, che le ha affidato il grande murales a N.Y. nel quartiere di Soho, in Lafayette Street. Inaugurato dalla Fish, continuerà nel corso del 2017 con altri artisti. Anche i coloratissimi ragazzi e  ragazze dai grandi occhi languidi e seri dell’inglese Unskilledworker si fanno interpreti delle sfilate di Alessandro Michele  o di Marc Jacobs. E Phannapast, Gill Button, Sandrine Pagnoux, Blairz, Sara Rainoldi, Rebecca Coltorti, per citarne solo alcuni dei più seguiti su Instagram.