SNEAKERS spring summer 2019

5 MAGGIO 2019

 

  • GIUSEPPE ZANOTTI
  • MIU MIU, ACNE STUDIOS, VETEMENT, OFF WHITE
  • STELLAMCCARTENEY, RUCOLINE, ETRO, BOTTEGAVENETA
  • PIERRE HARDY
  • GUCCI
  • CAT, RUCOLINE, PRADA
  • SAINT LAURENT
  • VALENTINO GARAVANI, CHRISTIAN LABOUTIN
  • GOLDEN GOOSE DELUXE , VOILE BLANCHE
  • GOLDEN GOOSE
  • PAULA CADEMARTORI, MAISON MARGIELA, NIKE
  • VERSACE, SISLEY, VALENTINO GARAVANI, ATLANTIC STARS
  • WHOMSH
  • VEJA
  • SUPERGA
  • BENSIMON, ADIDAS, CONVERSE

 

Il trend più forte per le sneakers 2019 ? Il bianco. Bianco e colore, bianco e nero, bianco e stampe oppure graffiti, bianco immacolato o un più morbido panna , ma bianco. Le suole a carrarmato, sempre più presenti anche in quelle che un tempo erano le “ scarpe da tempo libero o ginnastica “ sono solo all’inizio del loro exploit, ma sono candidate ad essere le protagoniste del prossimo inverno. I metalli, oro , argento o bronzo che siano, sono un must irrinunciabile, preannunciano una stagione invernale dove paillettes, lurex e bagliori metallici fanno la parte del leone su abiti e accessori. E vi pare che possa esistere un’estate senza colore ? Dai teneri pastelli ai colori evidenziatore, impossibile farne a meno. Detto questo, personalmente credo nel ritorno della semplicità, del grande classico, delle sneaker passate indenni nella storia, come tutto quello che ha classe. La passpartout. La tempo libero per definizione. Per storia. Per elezione. E allora parliamo delle gloriose Superga, le prime sneakers italiane, nate nel 1929 nell’azienda torinese che ne ha vendute milioni di esemplari, a partire da quella prima, classicissima e insuperata eleganza fatta di tela e gomma vulcanizzata che spopolò da subito su tutti i campi da tennis e divenne LA scarpa da tennis. E le All Star Chuck Taylor? Ideate nel lontano 1923 dall’omonimo Chuck, giocatore professionista di pallacanestro, le conosciamo tutti. Tutti ne abbiamo avuta almeno una. Dai top manager alle rockstar, le Converse All Star Chuck Taylor sono le tela e gomma più famose al mondo. Si calcola che ne siano state vendute, ad oggi, più di 800 milioni di paia. Fa impressione vero? E dire che in quasi cento anni, sono rimaste fedeli all’originale, declinate in una sconfinata gamma di colori e stampe, rieditate in speciali capsule in collaborazione con designer e brand super fashion, ma mantenendo quell’inconfondibile “impronta “. E le leggere, semplicissime scarpette di cotone con la punta in gomma bianca., un cult parigino, le Bensimon, scarpe famose per aver calzato i piedi di icone internazionali come Jane Birkin, Brigitte Bardot, Claudia Schiffer e Julia Roberts, un mito glamour e funzionale: perché semplici e sofisticate, lussuose e accessibili, trendy e basic, vintage e fresche, umili ma leggendarie, ultrafrancesi ma anche ultrainternazionali, un must-have nel guardaroba di ogni fashion addicts. E per finire con i modelli che hanno segnato la storia, un’altra “ nonna” evergreen: la Stan Smith Adidas. Anche qui, l’origine della mitica, è dovuta al mondo del tennis, precisamente all’incontro di Adolf Dassler, fondatore di Adidas, con l’atleta americano che ai tempi dominava la scena internazionale del tennis ( si parla del 1973 ) La Stan Smith si trasformò presto in un oggetto cult di lifestyle con più di 30 milioni di paia vendute nel mondo sino a oggi. Simbolo di appartenenza stilistica dalle più diverse sottoculture giovanili degli ultimi decenni, dagli skater ai rappresentanti più in vista del movimento hip-hop. Icone senza tempo, si sono declinate in innumerevoli varianti e special edition. Per chiudere questa lunga parentesi su quattro icone della storia sneakers, una dichiarazione di Miuccia Prada dopo la sfilata della collezione Cruise di New York che non c’entra con le sneackers ma con una filosofia di pensiero: «Questa semplicità del vestire è la mia protesta contro il caos e, insieme, il tentativo di capirlo e forse migliorarlo». Si chiama stile. Infine, tornando a noi, come non parlare dell’evoluzione dei materiali ecosostenibili anche per le scarpe, che finalmente non hanno niente da invidiare alle altre, in fatto di design. E’ di Womsh la vegan l’innovativa sneaker fatta con il 50% di scarti di mela e poliuretano e, oltre alla ricerca eco sostenibile,  Womsh partecipa attivamente alla tutela dell’ambiente  insieme a Treedom, grazie a cui è possibile piantare alberi e seguirne la crescita online, finanziando direttamente i contadini locali. Un altro importante marchio all’avanguardia della ricerca eco, è Veja, che con Blue de Paname, propone una collezione unisex dallo stile retro – running, realizzata con un tessuto tecnico fatto al 70 % con cotone organico e al 30% con plastica riciclata e altra new entry, la linea Lemaire, in cotone organico, agroecologico ed equo solidale.